AudioReview 427

Cover AudioReview 427 Gen. 2021 –

Volendo iniziare il nuovo anno con i migliori auspici che vengono dalla concretezza dei fatti più che dalle parole, salto a pie’ pari ogni convenevole e passo alla sostanza, ovvero ai contenuti del primo numero di AudioReview del 2021. Contenuti che sono ancora una volta ricchi e vari.

L’argomento portante, a cui dedichiamo la copertina, nasce dalla constatazione che esistono nel mondo dell’audio hi-fi prodotti di qualità eccellente realizzati in Italia da piccole realtà produttive, pressoché ignorate dal mercato interno ma che, per loro fortuna e sussistenza, godono di un certo credito sui mercati esteri.


Nelle pagine – e talvolta anche nelle copertine – di riviste tedesche, americane, asiatiche e perfino australiane, è possibile trovare recensioni che esaltano l’eccellenza di alcuni prodotti italiani che però da noi sono sconosciuti ai più. È il caso, ad esempio, di marchi come Albedo, Aqua, Canever, i cui prodotti risultano praticamente introvabili nei negozi italiani, anche in quelli più specializzati.


Una stranezza che si spiega col fatto che i mercati esteri sono molto più ricchi e aperti del nostro, dove i rivenditori trovano più facile e conveniente affidarsi a marchi famosi e a distributori che agiscono anche da finanziatori garantendo modalità di pagamento estremamente vantaggiose.

CanEver ZeroUno DAC: convertitore digitale/analogico di qualità hi-end, con stadio di uscita a valvole, in grado di gestire tutti i formati e costruito con maestria in Italia.


Per i piccoli produttori italiani è quindi più facile fare fortuna sui mercati esteri, che assicurano pagamenti immediati a fronte di prodotti affidabili e di indubbia qualità. In generale si tratta di apparecchi di notevole pregio e quindi di alto costo, benché necessariamente competitivi con i prodotti di aziende e marchi internazionali. Al contempo sono in tiratura limitata, come si conviene per aziende di piccole dimensioni, che uniscono una meticolosa cura artigianale – nel senso migliore del termine – ad una realizzazione con standard professionali di alto livello. Ad esempio, le schede di circuito stampato dello ZeroUno DAC di Canever sono a quattro strati e con rame di alto spessore.
Non meno eccellente è la costruzione dello streamer LinQ di Aqua, un “ponte musicale” tra “network storage & DAC” come lo definisce in copertina la rivista inglese Hi-Fi News.

Aqua LinQ: streamer di rete di raffinata qualità costruttiva, interamente progettato e costruito ad Alzano lombardo (BG), è in grado di gestire PCM a 24 bit/ 384 kHz e DSD128.

Entrambi in prova su questo numero di AudioReview, così come gli splendidi diffusori Albedo Amira, modello più piccolo e più recente della sua produzione. Un gioiello sotto ogni aspetto, dal design alla costruzione e, soprattutto, al suono.

Sì, il suono, aspetto fondamentale della nostra “mission” e che trova ampia soddisfazione nei prodotti citati.

Albedo Amira: eleganti diffusori in linea di trasmissione, la forma slanciata e inclinata all’indietro è frutto di uno studio attento su questo tipo di caricamento e sui materiali per scendere a 50 Hz in meno di un metro di lunghezza senza eccessiva fatica e ottenere un suono di qualità superlativa.


Un altro dei fattori principali che accomuna questi apparecchi ed i responsabili delle rispettive aziende produttrici è la passione per il bel suono e per la tecnologia. Dai loro prodotti emerge infatti un lavoro fatto di approfonditi studi teorici, misure di laboratorio e innumerevoli sedute di ascolto.


Resta il fatto che si tratta comunque di oggetti che costano migliaia di euro (non decine di migliaia come l’hi-end ultimamente ci sta abituando). Cifre alla portata di pochi, scriviamolo chiaramente, e credo sia invece doveroso da parte della nostra rivista scovare e provare anche prodotti di fascia più abbordabile e popolare.

Bowers & Wilkins 607 S2 Anniversary Edition: difficile trovare qualcosa di meglio nella sua fascia di prezzo, specialmente da marchi con la stessa fama e credibilità di B&W.


Non a caso, infatti, questo mese abbiamo in prova gli abbordabilissimi
nonché eccellenti diffusori Bowers & Wilkins 607 S2 Anniversary Edition, compatti e molto ben suonanti, così come la cuffia Philips Fidelio X3.

Philips Fidelio X3: cuffia al vertice della sua produzione, abbina architettura aperta e trasduttori dinamici per un suono eccellente e un elevato rapporto qualità/prezzo.

C’è poi il The House of Marley “Stir It Up Wireless”, un giradischi che costa 250 euro compresa la testina e il pre fono integrato!
Certo, è un prodotto ai limiti dell’audio hi-fi ma che possiamo definire “miracoloso” rispetto alle fonovaligie di quando ero ragazzino e con le quali gran parte dei nostri lettori ha iniziato a muovere i primi passi nell’entusiasmante mondo dell’audio e della musica ad alta fedeltà.

The House Of Marley Stir It Up Wireless: giradischi ecosostenibile nei limiti del possibile, economico senza essere scarno, funzionale alle esigenze di chi muove i primi passi nel mondo dei dischi in vinile.


Per chi invece vuole sognare o, magari, può permettersi impianti hi-end da decine di migliaia di euro, abbiamo in prova – in anteprima assoluta – un prodotto tedesco di livello stratosferico, ovvero l’amplificatore integrato Audionet Humboldt.

Il ricercatissimo design dell’Audionet Humboldt è firmato da Hartmut Esslinger, definito da BusinessWeek il più influente industrial designer dagli anni ’30, nonché la prima superstar del design high-tech.


Non da meno è il preamplificatore Mola Mola Makua, apparecchio modulare disegnato da un progettista di fama mondiale come Bruno Putzeys, già inventore degli ampli Hypex, e certo all’avanguardia sotto il profilo tecnologico.

Mola Mola Makua: preamplificatore hi-end configurabile via software ed espandibile nell’hardware. Analogico o digitale, esaudisce i desideri dell’audiofilo più aggiornato.


I lettori amanti della tecnica troveranno nutrimento per le loro menti e sicura soddisfazione, non solo nelle prove dei citati apparecchi (peccato che i progettisti siano sempre avari di informazioni ma noi facciamo del nostro
meglio per cavarne dai loro prodotti) ma anche negli articoli “da studiare”, come quello di Giovanni Bianchi, sulla stabilità dei circuiti elettrici, e quello di Andrea Rubino, dedicato ai carichi acustici in linea di trasmissione.

Da non perdere l’articolo ed il relativo software di simulazione SpicyTL, il più avanzato e del tutto gratuito dedicato alla progettazione di diffusori in linea di trasmissione!

Questo in particolare meriterebbe l’intera copertina per
l’originalità, la completezza e il valore tecnico scientifico. È forse il più avanzato trattato (definirlo articolo sarebbe riduttivo) sul tema della linea di trasmissione e dove l’autore offre, bontà sua, anche un validissimo
software di simulazione da scaricare gratuitamente dal suo sito:

transmissionlinespeakers.com/spicytl/

Cito infine l’articolo di Fabrizio Montanucci per la serie “il suono delle misure”, che questo mese ci spiega come leggere ed interpretare i grafici di CCL, ovvero la “Caratteristica di Carico Limite” degli amplificatori, e ci ricorda inoltre che i “watt RMS” non esistono.

Continua la serie di articoli dedicati a capire cosa sono le misure e quale correlazione esiste tra queste ed il suono di un componente hi-fi. In questa puntata dedicata agli amplificatori parliamo di un test ed un grafico fondamentale: la Caratteristica di Carico Limite

Chiudo citando la consueta ed ampia sezione musicale di AR, non solo per ricordare che l’audio hi-fi esiste perché rende immortale la musica e il piacere infinito che ci dona, ma anche per allertare i lettori a non farsi deprimere dall’editoriale questa volta molto pessimista – redatto dal coordinatore, Federico Guglielmi.

Confesso che alla prima lettura mi aveva un po’ sconcertato, ma c’è una frase dirimente, che abbiamo evidenziato in grassetto, che dimostra come
alla base dei suoi “brutti pensieri” ci sia solo e sempre l’amore per la musica, e questo è quel che conta.

Buona lettura e buon ascolto di un altro bel numero di AudioReview.

Mauro Neri

Author: Mauro Neri

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