Scrivo queste poche righe all’areoporto internazione di Guangzhou, dove ho atteso alla fiera audiovideo più importante della Cina. Qualunque cosa si dica in Europa, l’alta fedeltà è più viva che mai.
Qui, nell’operosa Cina meridionale, si respira entusiasmo e la professionalità è di altissimo livello.

Migliaia e migliaia di appassionati si sono riversati nella tre giorni cinese, assiepando in maniera a tratti preoccupante i raffinatissimi ambienti degli alberghi Marriott e Dong Fang.
Un simile spettacolo non si vede ormai più neanche al CES di Las Vegas, il che è tutto dire.
Ma al di la dei numeri impressionanti, d’altronde parliamo di un Paese con quasi un miliardo e mezzo di abitanti, sono le modalità con cui questa passione viene vissuta che lascia pensare.
Ogni espositore tiene delle dimostrazioni continue, in cui l’esperto di comunicazione, soggetto a carico degli operatori, spiega agli astanti tutto, proprio tutto, quello che c’è da sapere. Alla fine degli incontri si fanno dei quiz in cui viene messo in palio un bel vinile (qua suona soltanto l’analogico…) per premiare chi più di altri ha seguito attentamente la mini conferenza stampa.

E poi la musica… si ascoltano intere arie da opere, interi movimenti di una qualche sinfonia, in un religioso silenzio, senza che a nessuno venga in mente di abbandonare la sala prima che l’ascolto sia compiuto.
Parlando con gli organizzatori ci si rende conto che qui l’hi-fi funziona esattamente per come dovrebbe sempre essere: è al servizio della musica.
E considerato che tutti o quasi suonano uno strumento, si capisce perché ci sia questa rispettosa attenzione agli impianti e ai suoni riprodotti.
Aggiungiamo pure che la situazione economica delle masse, in tutta l’Asia meridionale, sta velocemente migliorando, che l’elite del Paese è ricchissima, e avremo un quadro completo del perché l’alta fedeltà, che da noi langue ormai da qualche anno, sia entrata nel terzo millennio con tutti i crismi per prosperare a lungo.

Quindi, niente paura.
L’hi-fi ha davanti a sé anni e anni di prosperità.
L’Europa ha già dato, il futuro è altrove.

Intanto spero possiate accogliere con benevolenza la selezione di prodotti ascoltati per questo numero.
Abbiamo scelto e testato quanto, a nostro giudizio, costituisca, nelle varie fasce di prezzo, lo stato dell’arte nella riproduzione musicale ottenibile oggi nel settore dei diffusori.
Andrea Della Sala