Grazie!

Caro lettore,
da questo mese il prezzo di AUDIOreview è aumentato di 50 centesimi. Oltre ai doverosi ringraziamenti per averci confermato la fiducia mi sembra altrettanto doveroso dar conto di tale aumento a chi, acquistando la rivista, ne rende possibile l’esistenza.

L’aumento del prezzo di copertina è sempre un’operazione critica per gli editori perché va a rompere degli equilibri delicati. Tanto più in tempi come quelli attuali, in cui il grande pubblico è sempre più assoggettato all’informazione gratuita dei media online. Ma poiché nulla è davvero gratuito, bisogna sempre chiedersi chi paga. Soprattutto nel mondo dell’informazione. E perché è disposto a pagare. Ovvero da dove gli rientrano i soldi che sta investendo. Perché nessuno può permettersi di spendere soldi illimitatamente e senza alcun ritorno.

Nel nostro caso chi paga è chiaro e sotto gli occhi di tutti: pagano i lettori che acquistano la rivista. Questo ci garantisce in modo diretto i 2/3 delle nostre entrate. Ma gli stessi lettori agiscono anche in modo indiretto, poiché il fatto che AUDIOreview sia di gran lunga la rivista più diffusa ed apprezzata del settore attira di conseguenza gli inserzionisti pubblicitari. Ed è a loro che dobbiamo il resto delle nostre entrate, non usufruendo di finanziamenti pubblici o altre prebende di sorta.

Questo ci permette di agire con grande autonomia in tutte le nostre scelte. Su questo numero, ad esempio, abbiamo dedicato grande spazio a prodotti di costo molto popolare, alla ricerca di campioni del rapporto qualità/prezzo. Abbiamo quindi recensito anche apparecchi di marchi poco noti che sembrano offrire delle buone opportunità di acquisto. E qualche campione del rapporto qualità/prezzo lo abbiamo pescato davvero come potrete evincere dalle nostre prove, come sempre suffragate da oggettivi test di misura oltre alle indispensabili valutazioni d’ascolto.
Tornando all’aumento del prezzo di copertina, ricordiamo che era immutato dall’ottobre del 2012, quando ebbe inizio il nuovo corso con l’integrazione di più pubblicazioni in una di formato maggiore e con tante pagine. Pagine che rispetto ad allora sono ulteriormente cresciute in numero e, dallo scorso mese di agosto, sono anche migliorate nella qualità della carta, assorbendone fino ad oggi interamente i costi in attesa di valutarne gli effetti sul pubblico dei lettori e degli inserzionisti.

Vista l’accoglienza positiva da parte di tutti (“Era ora!”, hanno commentato in molti), abbiamo colto l’occasione del nuovo anno per riallineare il prezzo all’attuale realtà del mercato, offrendo inoltre la possibilità di spendere anche meno che in passato a chi decidesse di abbonarsi per ricevere la rivista direttamente a casa con spedizione postale (12 numeri al prezzo totale di 70 euro).

In tempi in cui l’editoria su carta viene data per spacciata in tutto il mondo, noi siamo invece convinti che abbia ancora molto da dare. E i nostri lettori ne sono la testimonianza tangibile.
Buon 2018 a tutti gli appassionati di emozioni in musica fedelmente riprodotta.

Mauro Neri