
Non fai in tempo a chiudere un numero che è già ora, per fortuna, di quello dopo.
Ci siamo lasciati con un fascicolo dedicato agli amplificatori, con lo stato solido di Boulder sugli scudi, ed eccoci a consacrare il digitale in tutta la sua ormai conseguita maestà.
La notizia non sarebbe neanche tanto quella dell’avvenuta maturità di una tecnologia che, per quanto attiene all’audio di alta qualità, ci ha messo qualche decennio a rendersi appetibile anche dagli appassionati audiofili più oltranzisti.
No, la notizia è che, all’alba della dichiarazione della sua morte, il Compact Disc non sembra essere molto d’accordo sul fatto che debba sparire come supporto.
Soprattutto perché apparecchi come il lettore The Gryphon Ethos cui abbiamo dedicato uno degli AudioStar più meritati di sempre (sono tutti strameritati e ben ponderati ma stavolta di più, se posso allargarmi un po’), un lettore solo CD, benché abbia la connettività e i convertitori interni per farci ascoltare il mondo dell’alta definizione al suo massimo possibile, che lascia interdetti per la qualità elevatissima che riesce ad esprimere in sala
d’ascolto nella lettura al volo di semplici Compact Disc.
L’anello debole non era la tecnologia utilizzata per realizzare questi dischi ma quella chiamata a riprodurli.
Meccaniche approssimative, convertitori che, quando la correzione degli errori non inventava di sana pianta tutto quanto, ricostruivano forme d’onda sfocate e approssimative, stadi di uscita ridicoli.
Questo era il problema del Compact Disc, egregiamente risolto in ogni reparto. Al punto che anche lettori da poche centinaia di euro si
fanno ormai ascoltare con soddisfazione.
Però, mi chiedo: sarà troppo tardi? È stata inutile questa rincorsa al bel suono?
Personalmente credo proprio di no ma lascio ai lettori esprimersi sull’argomento. Noi continuiamo ad indagare sui progressi in campo audio
e ve ne riferiamo qui.
Da questo numero parte la nuova rubrica Audiovideo.
Siamo convinti che questa sarà la frontiera dell’intrattenimento.
Viva la Musica.
Andrea Della Sala