
Gentili amici,
eccoci giunti pressoché alla fine dell’estate di un anno che, tanto per cambiare, è stato denso di problemi, sfide, tragedie. Un anno la cui storia, chiudendosi a breve, spero possa solo migliorare.
Per non sembrare eccessivamente pessimista debbo però registrare, volgendo lo sguardo alle cose dell’audio, come, apparentemente e imperturbabilmente, il nostro settore vada a gonfie vele.
Sotto almeno due punti di vista che meritano di essere segnalati. Quello della ricerca verso un continuo perfezionamento, capace di produrre meraviglie allo stato dell’arte, come il nuovo giradischi di riferimento Nagra, di cui offriamo un’anteprima in attesa della prova d’ascolto, o l’entusiasmante finale stereo di MSB, capace di affinare la qualità della riproduzione audio a livelli che, qui, su queste pagine non avevamo ancora sperimentato neppure da apparecchi equipollenti.
Fosse solo questo, però, tenuto conto che trattandosi di navi ammiraglie la cui diffusione, in ragione di costi e complessità, non potrà mai essere popolare, il nostro entusiasmo sarebbe forse perfino eccessivo.
Quello di cui, insieme alla nostra redazione con lo stimatissimo Giulio Salvioni in testa, stiamo avendo ampio riscontro è la raggiunta maturità del settore medio.
Da sempre impalcatura del mercato, il prodotto di listino intermedio è ormai, generalmente, davvero in grado di relegare i prodotti più costosi nel limbo del perfezionismo semicollezionistico.
Perché le prestazioni che stiamo registrando da componenti di costo assai consistente ma giammai iperbolico, sebbene ovviamente non altrettanto fantastiche quanto quelle dei top di gamma, ma distanti da queste in maniera non proporzionale al costo come sappiamo, ci stanno impressionando non poco.
E ve ne riferiremo nei prossimi mesi, tornando, è una promessa, a scandagliare anche i piani bassi dei cataloghi dei costruttori più importanti.
Intanto, per questo mese, vi lasciamo al meglio del meglio che abbiamo scovato in giro, con un occhio davvero benevolo verso quel passato che, ancora oggi, emoziona non poco.
Viva la Musica
Andrea Della Sala