Nuovo appuntamento all’Auditorium l’8 febbraio!
L’alta fedeltà comincia nello studio di registrazione” è un concetto che abbiamo espresso più volte sulle pagine di AUDIOreview, in particolare nelle interviste a Steven Wilson (AR 363), a Bob Ludwig (AR 368) e ad Igor Fiorini (AR 375), che ha pure redatto per i nostri lettori diversi articoli su questo tema (i più recenti sono pubblicati su AR 401, 402 e 403). Il concetto è stato quindi ribadito anche in AR 415, in modo più o meno indiretto, nell’intervista a Filippo Gaetani, ingegnere del suono, musicista, compositore, produttore discografico e, nel caso specifico, coinvolto nella realizzazione del master e del remaster del disco “L’Orchestra del Titanic” di Stefano Bollani.
Avere a disposizione una rivista che affronti degli argomenti tecnici con chiarezza ed attendibilità è cosa indubbiamente utile, ma quando si tratta di acustica e di musica, nulla è più efficace di una dimostrazione pratica d’ascolto.
Così è nata l’idea di AUDIOreview LIVE. Un’idea, appunto, ancora in embrione e che contiamo di sviluppare più compiutamente nel corso di quest’anno.
Nel frattempo, però, ci è stata offerta la possibilità di un primo evento in uno spazio di assoluto prestigio, qual è l’Auditorium di Roma, Parco della Musica. I filmati che trovate in questo articolo sono tutti relativi all’evento tenutosi il 7 e 8 dicembre dove abbiamo avuto come ospiti Filippo Gaetani e Stefano Bollani.
Ovviamente si sono tenuti anche altri interventi da parte di redattori e collaboratori della rivista, qui sotto potete vedere qualche piccolo assaggio.
Il primo dei temi trattati attiene alla correzione attiva dell’acustica ambientale. L’ambiente d’ascolto è forse il componente più importante della catena audio hifi, per la sua influenza sulla qualità del suono percepito. Risonanze dovute alla geometria della stanza, asimmetrie nel posizionamento degli altoparlanti o del punto di ascolto, squilibri del campo riverberato ed altre problematiche sono tutti elementi che concorrono a ridurre la qualità della resa musicale, anche se ci si avvale di apparecchiature di pregio e ben assortite.
In passato si cercava di effettuare correzioni con equalizzatori e drappeggi, poi anche con sistemi antirisonanti passivi, sovente di notevole ingombro e spesso con esiti solo in parte soddisfacenti. A partire dagli anni ’90 è scesa in campo la correzione digitale, prima con sistemi costosi, complessi e limitati nelle prestazioni, che nel tempo sono però divenuti sempre più potenti, prestanti e facili da utilizzare. Oggi sono disponibili varie tecnologie, basate su differenti strategie. Talune di queste sono implementate direttamente in apparecchiature hi-fi, altre sono attuabili mediante il computer, e addirittura tramite software gratuiti.
Il secondo dei temi trattati riguardava il corretto impiego del subwoofer. Il lavoro di ricerca della rivista ha dimostrato scientificamente che l’uso del subwoofer permette di migliorare la qualità del suono fino alla gamma delle frequenze medie, ma a tutt’oggi non è banale incrociare in modo corretto subwoofer e satelliti, o meglio, subwoofer e diffusori principali.
I redattori tecnici/audiofili di AUDIOreview hanno spiegato come è possibile raggiungere questo risultato sul piano pratico oltre che teorico, avvalendosi di un impianto hi-fi basato su sorgenti Primare, amplificazioni Anthem e Rotel, diffusori Bowers & Wilkins, il tutto messo a disposizione dall’Audiogamma di Milano.
Anche a gennaio, nella giornata di sabato 11, si è svolto un nuovo evento all’Auditorium dove il tema principale è stato:
“Musica in alta fedeltà: dai vinili dell’età dell’oro alla correzione digitale dell’ambiente d’ascolto”. L’ing. Mario Richard ha quindi esposto gli aspetti pratici connessi alle tecniche di DRC (Digital Room Correction). Appena possibile inseriremo in questa sezione alcuni video dell’evento.

