Una soluzione integrata per il trattamento dell’acustica ambientale per via elettronica: compatta, economica e con una forte connotazione professionale data dal mondo da cui proviene. Se il vostro impianto suona male a causa della stanza in cui è posizionato, merita tutta la vostra attenzione…
L’ambiente è un importante componente della catena di ascolto: ben lo sanno gli audiofili più esperti, che da sempre agiscono per il corretto posizionamento dei diffusori al suo interno e per il suo ottimale allestimento. Per godere di un buon suono non basta infatti comprare componenti pregiati e costosi e poi disporli senza criterio in soggiorno, poiché le loro prestazioni possono variare moltissimo in funzione delle condizioni in cui li metteremo a operare. D’altro canto però il buon senso ci indica che molto spesso non è neanche possibile allestire l’ambiente d’ascolto in funzione del proprio impianto: non dimentichiamo infatti che un appartamento è destinato alla civile abitazione e al benessere di tutti i suoi membri, e quindi soluzioni con diffusori in mezzo alla stanza e trattamenti acustici con pannelli appositi sono appannaggio dei pochi fortunati che possono disporre di un ambiente dedicato esclusivamente all’ascolto e magari all’home theater. Gli altri devono accontentarsi di mettere i diffusori dove si può, di ascoltare dal divano posizionato spesso in funzione della distanza ottimale dal televisore, di intervenire sull’acustica ambientale con al massimo una tenda, un tappeto o una libreria, senza la possibilità di ulteriori e più radicali interventi. Un attimo: “devono accontentarsi” o piuttosto… “dovevano accontentarsi”?
Il sistema ARC Studio si basa su tre fasi operative: misurazione in software dell’acustica ambientale; trasferimento dal software all’hardware della curva di calibrazione così ottenuta; utilizzo della correzione con l’ausilio del solo hardware connesso all’impianto.
Il software di analisi ambientale guida l’utente passo dopo passo nel processo di misura della risposta della stanza.L’analisi e la successiva calibrazione avvengono in funzione della posizione di ascolto prescelta: noi sceglieremo quella identificata come “Home Theater”, che prevede una maggiore distanza ascoltatore/diffusori rispetto alle altre che sono pensate per un fonico seduto alla console di mixaggio.
Chiare istruzioni a video guidano l’audiofilo nel posizionamento che deve assumere il microfono di misura nei vari punti di cattura.Le curve dei canali L (verde scuro) ed R (verde chiaro) rilevate prima dell’intervento evidenziano le forti irregolarità introdotte dall’ambiente in intervalli ristretti delle basse frequenze, e poi un discreto e indebito rinforzo generalizzato in gamma medio-bassa. Nel nostro ambiente si perdono anche quasi 3 dB intorno ai 3 kHz e poi altrettanti in gamma altissima. Da notare che le alterazioni introdotte sono diverse tra il canale sinistro e il canale destro, soprattutto ai bassi.La linearizzazione operata secondo la curva Flat evidenzia come il sistema corregga dolcemente il livello a media e alta frequenza, e viceversa a bassa frequenza intervenga in punti mirati e ristretti della banda, aumentandone anche il livello ove necessario (tra i 30 e i 50 Hz).La correzione di ARC avviene cercando di approssimare al meglio il segnale in transito a una curva-target: la curva di default scelta dal costruttore non è piatta ma prevede un dolce roll-off dalle frequenze basse fino all’estremo della banda acuta. Parliamo comunque di scostamenti nell’ordine di ±1 dB dalla perfetta linearità.Se si imposta una curva-target diversa dalla Flat, la correzione dei problemi indotti dall’ambiente si somma a un’equalizzazione per approssimare il più possibile il target.La funzione Virtual Monitoring permette di scegliere come curva-target l’emissione di una ventina di diffusori famosi, siano essi monitor da studio, modelli domestici e perfino apparati multimediali. I diffusori non sono identificati coi loro nomi reali per ragioni di copyright, ma con nomi di fantasia che li richiamano. In questo caso la curva-target (in bianco) emula un diffusore bookshelf di piccola taglia della B&W: si nota infatti il roll-off sotto i 100 Hz, tipico di queste configurazioni di diffusori.Oltre a poter emulare modelli di diffusori famosi, il sistema ARC permette anche di applicare un’equalizzazione a piacere, tipicamente per incontrare meglio i gusti dell’ascoltatore. La modifica della curva di equalizzazione avviene con click’n’drag dei sei punti bianchi, ognuno dei quali gestisce una banda in livello (max +/- 6 dB) e frequenza.
L’articolo completo è pubblicato su AudioReview 468 ottobre 2024.