“Opposti estremismi”: tre amplificatori, un unico obiettivo – la Musica.

💬 Questo mese l’editoriale di Mauro Neri,  su AudioReview, ci guida in un confronto d’ascolto fuori dal comune: tre amplificatori integrati con filosofie costruttive e fasce di prezzo molto diverse, messi alla prova con gli esigenti diffusori ELAC S507.2 Concentro. Dal sorprendente Rotel A8 al raffinato Denon PMA-3000NE, fino all’esclusivo AM Audio E-120RS, scopriamo che le emozioni sonore non dipendono solo dal budget. Un invito a superare i pregiudizi e ad ascoltare con attenzione.

«Questo mese abbiamo in prova, tra gli altri, un sistema di altoparlanti dalla resa sonora particolarmente accattivante e ben tre amplificatori integrati che si collocano in fasce di prezzo estremamente differenziate. C’è il Rotel A8, che eroga una quarantina di watt e costa meno di 400 euro; il Denon PMA-3000NE, che offre una potenza nominale più che doppia e prezzo otto volte superiore; e poi l’AM Audio E-120RS, la cui potenza effettiva supera i 120 W e prezzo di listino 12.500 euro. Apparecchi diversissimi anche nell’impostazione costruttiva, l’AM Audio punta a offrire solidità estrema e purezza timbrica (funzionamento in classe A spinto, controreazione nulla, circuiti bilanciati…). Il Denon offre di fatto pari potenza e grande versatilità, con ingressi anche fono e digitali evoluti. Il Rotel è un miracolo di economia, ha tutto quel che serve a pilotare con soddisfazione un impianto stereo essenziale. Ma che succede se pilotiamo con tale amplificatore dei diffusori di pregio e impegnativi come gli ELAC S507.2 Concentro? Sulla carta la distanza tra i tre amplificatori è netta ma all’ascolto c’è altrettanta differenza?

Bene, armato di pazienza e libero da pregiudizi, ho deciso di verificare in prima persona e di renderne conto in questo spazio. A onor del vero, avevo già ascoltato i diffusori ELAC S507.2 Concentro pilotati dal Denon PMA-3000NE, valutandone molto positivamente la gradevolezza timbrica ad ogni livello di ascolto, supportata da una generosa estensione in gamma bassa e da una eccellente stabilità della scena sonora. Ottima la resa di tutte le voci, caratterizzate da una piacevole rifinitura all’estremo alto. Anche la tenuta in potenza risulta eccellente e sembra quasi non esserci limite. Provo quindi a verificare cosa accade con il piccolo Rotel.

L’inizio è un po’ deludente: con l’ampli appena acceso il suono risulta poco definito e piatto anche a basso volume. Cito questo solo per dovere di cronaca perché basta attendere qualche minuto per ritrovare, già al secondo brano, un suono più nitido e dettagliato. Attenzione quindi a non commettere l’errore di valutare l’ampli a freddo. La conferma emerge netta al riascolto dello stesso brano iniziale, che ora risulta rifinito nei dettagli e dinamico quanto basta da spingermi ad alzare il volume. Il piccolo A8 se la cava bene, offuscandosi appena nei passaggi critici. Inutile andare oltre col volume, tanto che con i brani più impegnativi e basse frequenze a pompa intervengono le protezioni, l’apparecchio si spegne e il volume si autoregola su livelli più accettabili. Viceversa, mantenendosi su livelli compatibili con l’ascolto domestico, la resa è tutt’altro che deludente anzi, è un vero piacere e viene voglia di ascoltare ancora a lungo, ma devo passare all’AM Audio…

Collegamento veloce e indolore. Qui il suono risulta nitido e pulitissimo anche a freddo. Piacevole è anche il ticchettio del selettore del volume azionato dal telecomando. La mia attenzione si sposta subito dall’ampli ai diffusori. Sono questi che tirano fuori il loro carattere mentre l’amplificatore sembra scomparire, eppure svolge con dovizia il suo lavoro. I vari strumenti musicali si delineano con precisione nella scena sonora, non particolarmente ampia ma caratterizzata in profondità da piani sonori ben distinti. Anche il contrabbasso, che con altri sistemi risulta spesso di incerta collocazione, qui ha una posizione definita e stabile. Passo in rapida rassegna altri brani che evidenziano l’eccellente incisività e profondità della gamma bassa oltre che della scena. Eccellente anche la riproduzione del pianoforte in tutta la sua scala. Deliziosi gli archi, dalla viola al violoncello al violino. Nessuno prevale sugli altri, a dimostrazione di un buon equilibrio tonale. Fin qui l’ascolto a volume moderato. Passo allora a livelli più sostenuti, da vera sala da musica. L’orchestra sinfonica invita a salire col volume ma brilla più per dettaglio che per massa d’impatto; qui conta il fatto che sono a 4 metri dai diffusori e l’ambiente è molto fonoassorbente. Basta infatti avvicinarmi di un metro per guadagnare anche in ampiezza del palcoscenico. In questo caso però la profondità viene meno, ruoto pertanto un po’ i diffusori e la profondità migliora in modo impressionante. Si apprezza la maestosità dell’organo a canne e se ne percepisce bene la pedaliera. Il volume è così elevato da sentire la vibrazione fisica sul corpo. Non sembrano emergere distorsioni e tanto meno fatica d’ascolto. Passo a musica elettronica con basso profondissimo e sintetico. I diffusori non si scompongono e tanto meno l’amplificatore, che sembra avere ancora riserva di potenza, ma per me è già più che sufficiente.
Promossi a pieni voti.

Ricordo che anche il Denon PMA-3000SE se l’è cavata molto bene, pur con una propria differente personalità, evidente soprattutto in gamma acuta e nell’equilibrio della gamma bassa. Peccato non averlo più sottomano per un confronto diretto più approfondito. Rimando peraltro all’apposita recensione.

A questo punto, per un audiofilo navigato, le conclusioni sono scontate: le differenze tra un prodotto e l’altro sono notevoli non solo sulla carta ma emergono nette anche nell’uso pratico e all’ascolto. Tutto ciò senza di nuovo entrare nel merito dei prezzi, tema già discusso in altri editoriali e che ciascuno può valutare da sé sulla base delle evidenze che presentiamo.

Mi scuso infine se ho utilizzato questo spazio per qualcosa di diverso da un editoriale in senso stretto ma ho colto l’occasione offerta dalla disponibilità di prodotti così distanti tra loro e di un sistema di altoparlanti altamente discriminante per abbozzare un confronto diretto, come anche un neofita potrebbe e dovrebbe fare nel contesto di un buon negozio specializzato.

Buona lettura e buona musica!
Mauro Neri»


📚 Sommario: ecco cosa troverai nel numero di aprile di AudioReview

🔎 Prove tecniche

  • Rotel A8 – Economico ma sorprendente: un piccolo ampli che fa parlare di sé.

  • Denon PMA-3000NE – Potente e versatile, con fono e digitale evoluti.

  • AM Audio E-120RS – Classe A e 12.500 euro di eccellenza artigianale.

  • ELAC S507.2 Concentro – Diffusori a 4 vie che mettono alla prova ogni elettronica.

  • Bluesound Node – Lo streamer/DAC con BluOS alla portata di tutti.

  • REL S/812 – Subwoofer in bass reflex con radiatore passivo.

  • Sony VPL-XW6100E – Videoproiezione 4K HDR laser in ambito home theater.

🛠 Tecnica e costruzione

  • Distorsione di fase… parliamone – Tutto quello che c’è da sapere (Massimo Ambrosini)

  • Uso creativo dei DSP – Prima parte di una guida per progettisti e appassionati (Francesco Sorino)

🌀 Audiophilia vintage e contemporanea

  • Plinius SA-103 – Classe A neozelandese dal cuore caldo

  • Klimo Merlino Gold – Preamplificatore artigianale

  • L’angolo del collezionista – Miles Davis, ICP e vinili da riscoprire

  • Audiophile Alerts & Recording – Novità discografiche di alta qualità

🎵 Musica

  • Da Mahler a Steely Dan, passando per The Chills, XTC e il Steve Lehman Trio: recensioni e approfondimenti con le firme di Federico Guglielmi, Carlo Maria Cella, Aldo Gianolio, Eddy Cilìa e molti altri.

📍 Reportage e eventi

  • Il Gran Galà di Roma e la vittoria della musica a Bari

  • Sony Bravia Event 2025: tra innovazione e intrattenimento