
Si ha quel che si merita (spesso)
Prendo spunto dalle mail di due lettori, Stefano di Milano e Savino di Casale Monferrato (Alessandria), che ci hanno scritto per esprimere delle loro considerazioni in merito al recente evento fieristico Milano Hi-Fidelity, tenutosi il 5 e 6 ottobre scorso ed al quale non mancheremo di dedicare un adeguato servizio sul prossimo numero della rivista.
Come ben sanno i lettori che seguono AUDIOreview, si tratta di una delle manifestazioni di maggiore rilievo tra le varie che si svolgono annualmente in Italia ed alla quale siamo normalmente presenti con un pur piccolo spazio, che ci permette di raccogliere opinioni e suggerimenti dal contatto diretto con tanti lettori ed appassionati, oltre che con operatori del settore. Un contatto dal quale personalmente ritorno sempre carico di idee e di voglia di fare, partendo da una visione più chiara della realtà in cui è inserito il nostro settore.
Questo vale anche per l’edizione romana dell’Hi-Fidelity, in programma nei giorni 9 e 10 novembre, presso il Mercure Roma West Hotel nella zona di Spinaceto, a sud della Capitale, dove pure saremo presenti con un nostro spazio, pronti a confrontarci con il pubblico degli appassionati che vorranno venire a trovarci.
Da notare che nello stesso fine settimana, sempre a Roma, avrà luogo anche il Gran Galà dell’Alta Fedeltà, precisamente presso lo Sheraton Hotel Parco De’ Medici, nella zona sud-ovest della città.
La contemporaneità dei due eventi non consente ovviamente la partecipazione come espositori ad entrambe le manifestazioni ma di fatto costituisce una possibilità in più per i visitatoriai quali si presenta una scelta più ampia, considerando che in automobile ci si può muovere dall’una all’altra manifestazione in meno di 15 minuti.
Torniamo però alle mail dei due lettori su citati e che potete leggere integralmente nella consueta rubrica della posta, a pagina 7 della rivista; mail che spingono ad alcune riflessioni, anche perché, all’apparenza, conducono a conclusioni di segno diametralmente opposto. Infatti, Stefano esprime una profonda delusione mentre per Savino è stata una giornata speciale. Eppure, leggendo con attenzione, le loro considerazioni sull’evento non sono del tutto contrastanti. Entrambi riconoscono l’impegno profuso dagli organizzatori e dagli espositori, ma anche che tale impegno è stato in molti casi (prevalenti secondo Stefano) vanificato da situazioni a cui è assolutamente necessario porre rimedio.
Savino afferma che l’accoglienza è stata generalmente buona ma nota che solo in alcune sale veniva presentato e commentato l’impianto e/o la musica in dimostrazione, inoltre netto è stato il rifiuto dei più alla sua richiesta di poter ascoltare i dischi o i brani che aveva appositamente portato con sé. Per il resto si è goduto la possibilità di scambiare pareri sulle apparecchiature e sulla musica con tanti appassionati e di questo si dichiara molto soddisfatto.
La critica di Stefano va ben oltre e riguarda la mancanza di “idee, progetti e visione”, elementi necessari per dare un futuro a questo settore. E arriva all’amara conclusione che probabilmente agli operatori sta bene così.
La sua è evidentemente una provocazione volta a stimolare chi investe denaro in queste fiere ed eventi affinché si ingegni per offrire qualcosa di nuovo e di più coinvolgente per il pubblico, puntando in particolare ad attirare e gratificare anche chi oggi non sa nulla di musica riprodotta ad alta fedeltà e di qualità del suono, con la prospettiva di far crescere e di diffondere la passione per il buon ascolto, con ovvi benefici per il mercato e per chi investe in questo settore.
Le opposte conclusioni di Stefano e di Savino scaturiscono pertanto dalle loro diverse aspettative. Non c’è dubbio però che chi va ad una mostra di sistemi hi-fi si aspetta di scoprire qualcosa che accresca la propria esperienza e ravvivi la propria passione per la musica ben riprodotta. Sotto questo aspetto la musica stessa è una fonte inesauribile di emozioni ed andrebbe sfruttata meglio per fare eventi più efficaci. Ma solo chi la coltiva tutto l’anno è in grado di valorizzarne i pregi e di sfruttarne i vantaggi in una dimostrazione pubblica (Marco Cicogna docet). In merito alle idee nuove, se bastasse solo averle credo di poterne offrire a volontà, ma poi serve la capacità di metterle in pratica.
Qui a Roma stiamo cercando da anni una sede idonea per un grande evento basato su idee nuove (quindi non nelle salette di un albergo), avendo ben chiaro “progetto e visione”, come suggerisce Stefano, e dove, ad esempio, poter ascoltare “anche” i propri dischi, come chiede Savino, ma sembra proprio che questa sede non sia stata ancora costruita…
Mauro Neri
Audio Community
- Editoriale: Si ha quel che si merita (spesso) di Mauro Neri
- Posta dei lettori. a cura di Mario Richard, Mauro Neri, Francesco Sorino
- Reportage. UK Hi-Fi Show Live 2024, la conferma di Rocco Patriarca
Audio per tutti
- Meridian Ellipse. Sistema all-in-one di Umberto Valentini
Prove
- Urbanista Palo Alto. Auricolari wireless di Mario Richard
- FiiO R9. Preamplificatore/streamer/DAC/ampli per cuffia di Mario Richard, Leonardo Bianchini, Andrea Allegri, Fabrizio Montanucci
- Avid Acutus SP con braccio Nexus. Giradischi con trazione a cinghia di Pietro Di Tomasso
- Bluesound Node Nano. Streamer di Andrea Allegri, Fabrizio Montanucci
- HiFi Rose RA280. Amplificatore integrato con stadi finali in classe D di Fabrizio Montanucci, Andrea Bettidi, Pietro Di Tomasso
- Triangle Capella. Diffusore attivo a 2 vie da stand di Rocco Patriarca, Fabrizio Montanucci
- JBL Studio 690. Sistema di altoparlanti di Francesco Marrocchini, Andrea Allegri, Fabrizio Montanucci
Digital Video HT
- Sennheiser AMBEO Mini. Soundbar di Giulio Curiel
- TCL 55C76. Televisore QD Mini-LED 4K HDR Android di Marco Meta
- Sony K-65XR70. Televisore Mini-LED (QLED) 4K HDR Android di Marco Meta
Tecnica
- MasterSuono 2025 di Francesco Sorino
Audio antiquarius
- Klipsch KLF 30 Legend. Sistema di altoparlanti di Marcello Curti
AUDIOclub
- German Physics HRS-130. Diffusori a due vie da pavimento di Rocco Patriarca
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