
Renato Giussani
Si è spento nella notte, dopo breve malattia, il nostro caro Renato Giussani.
Nato nel 1947 a Como e laureato in ingegneria meccanica all’Università la Sapienza di Roma, è stato giornalista per le più importanti riviste del settore audio, progettista di celebrati sistemi di altoparlanti, poi editore e più recentemente ha ripreso l’attività nel campo dei diffusori acustici con una produzione che porta il suo nome.
Le esequie saranno celebrate alle ore 15.00 di domani 26 luglio 2014 nella Chiesa Parrocchiale di Via Sant’Angela Merici , 57 in Roma
Renato Giussani
Nato a Como nel ’47, si è diplomato al Liceo Scientifico Avogadro nel 1965 e laureato in ingegneria meccanica all’Università La Sapienza di Roma nel 1973.
Pochi sanno che Renato si è avvicinato alla musica attraverso lo studio della chitarra.
Ha iniziato presto a costruire casse acustiche, sin dal 1964. Il primo sistema fu in cassa chiusa con woofer da 12” ed è rimasto coerente sino ad oggi nell’accordare fiducia a questo tipo di carico acustico, pur avendo progettato diversi sistemi con altre configurazioni.
Ha iniziato la carriera giornalistica nel marzo del 1972 scrivendo per la rivista Suono Stereo Hi Fi, per poi assumere, nel 1974, la direzione tecnica della rivista Stereoplay.
Dal 1979 al 1984 ha assunto il ruolo di Responsabile dell’Ufficio Ricerca e Sviluppo della ESB spa, progettando tutti i modelli della Casa di Aprilia nelle numerose serie prodotte in quegli anni, fra le quali ricordiamo le LD, XL, CS, QL, FX, DCM e la famosissima Serie 7.
Renato ha inventato il sistema di emissione DSR (Distributed Spectrum Radiation) nel 1981, applicandolo ai modelli della Serie 7, il più famoso dei quali è stato il modello 7/06, del quale sono stati pubblicati anche tutti i piani costruttivi e lo schema della rete di crossover sul numero 18 di AUDIO REVIEW. La più importante caratteristica della tecnica di emissione DSR consiste nella possibilità di ascoltare un impianto stereofonico, senza dover sottostare a distorsioni prospettiche o timbriche, anche da posizioni decentrate rispetto alla classica posizione al vertice di un triangolo isoscele delineato rispetto alle due casse acustiche.
Nel 1981, insieme ad altri sette soci, ha dato vita alla rivista AUDIO REVIEW, con la responsabilità del settore altoparlanti, effettuando una gran quantità di misure, di prove tecniche e di ascolto, scrivendo una serie di articoli dedicati agli appassionati di autocostruzione di casse acustiche hi-fi. Durante la stesura di quella serie di articoli si dedicò anche alla scrittura di due programmi CAM/CAD per home-computer Commodore 64 (Bass-64 e Cross-64) che vengono tuttora usati nella versione per ambiente Dos (Bass-PC e Cross-PC) da molti appassionati. Oggi sia quegli articoli che i programmi (ulteriormente evoluti) sono scaricabili gratuitamente dal suo sito internet.
Nel 1992 ha progettato i sistemi Aedon Audio NPS-1, NPS-2 e NPS-3, con i quali ha introdotto la nuova tecnica di emissione evoluzione NPS (Natural Perspective System) migliorativa di quella DSR. Con l’NPS viene aggiunta al DSR anche la possibilità di generare sensazioni di profondità della scena acustica maggiormente congruenti con le caratteristiche del segnale audio registrato. Tale tecnica ha visto la sua più importante implementazione con il modello NPS.1000 del 1994. Sistema dotato di 13 altoparlanti per canale.
Dal 2001 ha gestito un suo sito internet nel quale trovano ampio spazio sia suoi articoli originali dedicati all’autocostruzione pubblicati a suo tempo su AUDIO REVIEW, sia informazioni originali scritte negli ultimi anni. Dal 2009 ha iniziato a proporre attraverso la rete una serie di diffusori progettati secondo le sue consolidate filosofie, la cui costruzione può essere sottoscritta da chiunque.
Dal 2012 ha affiancato il figlio Marco nella produzione di una linea di diffusori che porta il suo nome, “Giussani Research”.
È attesa a breve una riedizione del progetto 1000, l’ultimo suo capolavoro, che aveva in animo di presentare in un evento preannunciato per il prossimo mese di settembre.
giusto ora ho appreso la notizia.
mi sono intristito subito anche se non l’ho conosciuto ma l’ho sempre seguito anche prima dei tempi delle delta3
sono sgomento
Seguivo Renato Giussani nelle sue pubblicazioni con ammirazione, come tanti che gli volevano bene.
La genialità rende una persona più vicina, anche se non la conosci e per questo la sua sparizione mi ha molto rattristato.
Sono fiero di aver creduto sempre nelle sue idee, un vero riferimento nella storia della elettroacustica.
Renato ci lascia un tesoro di conoscenze e di questo gliene sarò sempre grato.
Con la tragica scomparsa di Renato Giussani se ne va non solo un pezzo di storia dell’HiFi mondiale ma, indubbiamente, una delle piu’ autorevoli ”menti davvero pensanti” dell’ingegneria italiana. Oggi sembra che i tanti presunti ”guru” siano i depositari delle grandi verità della riproduzione audio, in particolare in tema di diffusori acustici. Nulla di più falso, la loro produzione progettuale scimmiotta, in uno squallido appiattimento ed una penosa omologazione, la solita produzione di altoparlanti trita e ritrita da decenni. Giussani invece, a costo spesso di apparire presuntuoso ed arrogante (assolutamente falso!), era davvero uno dei rari esempi di chi, anche andando controcorrente, riusciva ad ideare e progettare, con approccio assolutamente scientifico e replicabile, sistemi di diffusione audio originali, molto ben suonanti e molto molto eleganti nelle soluzioni.
Nulla sarà più come prima senza il caro Renato, che ho seguito leggendo i suoi scritti sin da quando ero adolescente !
Ciao Renato, non ti dimenticheremo…
Ho appreso la notizia della scomparsa del caro Renato acquistando AR di Agosto.lo conosco dal lontano 1973 quando scriveva per suono,io sono del ’49, ma di persona ho avuto il piacere di conoscerlo al Milano Hiend del 2008 alla presentazione delle delta. Persona squisita e preparatiisima,sono enormementa rammaricato per la sua prematura scomparsa,non lo dimenticherò mai.Fa parte della mia gioventù. Ciao Renato