L’attuale gamma di lettori SACD/CD Marantz include cinque modelli, due dei quali, l’SA-7001 e l’SA-7001 K1, differiscono poco tra loro (come peraltro le loro sigle lasciano chiaramente intuire) ma piuttosto sensibilmente dai tre lettori superiori. Tra questi ultimi, il player in esame si colloca in posizione intermedia tra il top di gamma SA-7S1 e l’SA-15S1.

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Come risulterà più chiaro nel seguito di questa prova, l’SA-11S2 è in effetti un apparecchio molto interessante, in quanto per caratteristiche tecniche e prestazioni strumentali è molto più vicino all’SA-7S1 che all’SA-15S1. Tale affermazione, che già valeva per la prima versione di questo prodotto, denominata SA-11S1, è diventata ancor più vera con questa nuova versione. Cerchiamo allora di approfondire la conoscenza dell’SA-11S2, cominciando dalle sue caratteristiche progettuali e costruttive.

Progetto e costruzione

Innanzitutto si può osservare che l’SA-11S2 è un lettore monotelaio, così come il modello superiore SA-7S1. Solo quest’ultimo, tuttavia, prima che fosse presentata questa nuova versione dell’SA-11, consentiva di passare ad un sistema a due telai aggiungendo un generatore di clock esterno. Con l’SA-11S2 è stata invece prevista l’aggiunta dell’ingresso per il clock esterno, incrementando così il numero di elementi in comune con il modello superiore.

La meccanica di trasporto sembrerebbe dello stesso tipo di quella impiegata sull’SA-7S1, nel senso che esteriormente si presenta con la stessa schermatura metallica sulla quale è impressa la sigla SACDM-1. Tuttavia nella documentazione Marantz che è stato possibile reperire la sigla che viene riportata per la meccanica dell’SA-7S1 è FGSA7, mentre per quella dell’SA-11S2 è FGSA11. In ogni caso Marantz dichiara che è stata impiegata su questa seconda versione dell’SA-11 una nuova meccanica derivata da quella dell’SA-7. Dello stesso tipo è invece l’unità di filtraggio digitale realizzata dall’integrato Marantz PEC777f2 (ciò non costituisce però una novità rispetto alla prima versione). Si tratta in realtà della personalizzazione di un DSP Motorola che è in grado di operare con una precisione di 48 bit e che è stato programmato dai tecnici Marantz in modo da ottenere i risultati desiderati. Per quanto riguarda questi ultimi, si è voluto innanzitutto prevedere un primo tipo di filtraggio caratterizzato da un’interpolazione che non altera i campioni letti dal CD (ossia si limita ad aggiungerne altri) da una risposta impulsiva molto breve.

Un altro tipo di filtraggio è invece una versione migliorata del Marantz Linear Music Filter (LMF) utilizzato nel lettore CD-7, una delle sorgenti Marantz maggiormente note ed apprezzate. In particolare è stata adottata per l’LMF una struttura con sovracampionamento 8x che consente, oltre ad uno spostamento del rumore ben oltre la banda audio, anche la compensazione della risposta dei filtri analogici, in modo da ottenere modulo piatto e distorsione di fase nulla all’interno della gamma audio (da qui deriva probabilmente l’acronimo PEC che sta per Phase Error Compensation). Infine il terzo filtro è un sovracampionatore 8x tradizionale che ottimizza il modulo della risposta minimizzando il ripple nella banda passante e introducendo una notevole attenuazione della banda soppressa (>50 dB). L’integrato PEC777f2 consente anche di modellare il rumore di quantizzazione (noise shaping) in modo da spostarlo prevalentemente al di fuori della gamma audio. Dal momento, però, che l’SA-11S2 non utilizza convertitori D/A monobit, il noise shaping non produce in questo caso sensibili vantaggi né alle misure né all’ascolto. Infine il PEC777f2 permette di attenuare eventuali componenti a frequenza subsonica che siano eventualmente presenti nella registrazione eseguendo un filtraggio a bassissima frequenza. Si è prima accennato che l’SA-11S2 non utilizza convertitori monobit. In effetti, così come sul modello top SA-7S1, troviamo al­l’interno dell’apparecchio due integrati NPC SM5866AS, ciascuno dei quali è un convertitore monofonico che genera un’uscita differenziale in corrente sulla quale è poi necessario eseguire la conversione corrente-tensione utilizzando componenti esterni.

L’interno dell’apparecchio appare estremamente curato, come dimostrano la completa ramatura e l’accurata finitura della scatola in alluminio che racchiude la meccanica. Si noti anche il trasformatore toroidale che equipaggia questa nuova versione dell’SA-11.

L’interno dell’apparecchio appare estremamente curato, come dimostrano la completa ramatura e l’accurata finitura della scatola in alluminio che racchiude la meccanica. Si noti anche il trasformatore toroidale che equipaggia questa nuova versione dell’SA-11.

Nel funzionamento in PCM (corrispondente alla riproduzione dei CD) l’SM5866AS applica al segnale in fase e al segnale in opposizione di fase un noise shaping del 3° ordine che genera due segnali a 23 livelli. Questi ultimi vengono quindi affidati a due convertitori D/A a 23 livelli che generano le due uscite in corrente differenziali. Nel funzionamento in DSD (riproduzione dei SACD), invece, mediante un filtro FIR dedicato il segnale monobit a due soli livelli viene convertito in un segnale a 23 livelli e quindi inviato, sia in fase sia in opposizione di fase, ai due convertitori D/A sopra citati. In questa modalità di funzionamento l’SM5866AS consente di scegliere tre diverse opzioni di filtraggio, analogamente a quanto fa l’integrato PEC della Marantz nel caso dei segnali PCM contenuti sui CD.

In realtà, però, sono utilizzati solo due tipi di filtro, poiché la terza opzione consiste nel non eseguire alcun filtraggio. Le differenze tra i due tipi di filtro si riscontrano nel dominio della frequenza solo nell’intervallo compreso tra 500 kHz e 1 MHz e consistono in valori diversi dell’attenuazione (circa venti decibel di differenza). A questo punto si può aggiungere che entrambi i componenti fin qui descritti (filtro digitale Marantz PEC777f2 e convertitore D/A NPC SM5866AS) sono utilizzati anche sul modello top SA-7S1, il quale però prevede anche il disaccoppiamento tra tali componenti, eseguito con speciali isolatori digitali di tipo magnetico. Passando al filtraggio analogico e agli stadi analogici di uscita troviamo l’impiego dei ben noti moduli a componenti discreti HDAM (Hyper Dynamic Amplifier Module), utilizzati da Marantz nelle sorgenti e negli amplificatori di fascia alta. Questi moduli sono in grado di esibire prestazioni superiori in termini di dinamica, slew rate, banda passante e rapporto S/N rispetto ai consueti amplificatori operazionali.

Schema a blocchi del convertitore D/A NPC SM5866AS.

Schema a blocchi del convertitore D/A NPC SM5866AS.

Marantz produce vari tipi di moduli HDAM, tra i quali quelli standard e quelli denominati SA-2. Sia l’SA-7S1 sia l’SA-11S2 utilizzano i moduli HDAM standard per i filtri analogici a valle dei convertitori D/A e i moduli HDAM SA-2 negli stadi analogici di uscita. È evidente che tutti questi elementi in comune tra i due modelli migliori della gamma Marantz, per quanto riguarda sia la sezione digitale sia quella analogica, non potevano non riflettersi in una coincidenza delle prestazioni tecniche. In effetti, se si confrontano i dati dichiarati dal costruttore non si trova alcun valore differente dal punto di vista delle prestazioni. Dopo aver diffusamente parlato delle sezioni adibite al trattamento del segnale, qualche informazione è anche necessaria relativamente ad un’altra sezione molto importante dell’apparecchio, quella di alimentazione.

Anche per questa sezione, infatti, si è deciso di ridurre ulteriormente le differenze rispetto al modello superiore adottando, come su quest’ultimo, un trasformatore di tipo toroidale in luogo di quello denominato Super Ring, utilizzato sulla prima versione dell’SA-11. Quanto al livello costruttivo generale non si può non apprezzare la qualità e quantità di materiali e componenti utilizzati. In particolare si può evidenziare che le pareti interne dell’apparecchio sono completamente ramate, al pari di quelle dell’SA-7S1. Completamente ramata è anche la scatola metallica cilindrica che racchiude il trasformatore toroidale. Per quanto riguarda lo châssis, che è molto robusto e rigido, il dimensionamento è, come ci si poteva aspettare, un po’ meno ricco che sul modello superiore, come dimostra anche la differenza di peso tra i due apparecchi.

Funzionalità

Così come l’SA-7S1, l’SA-11S2 è un lettore SACD/CD stereofonico puro, per cui non è in grado di riprodurre i SACD multicanale, nemmeno avvalendosi di un’unità di conversione D/A esterna (manca infatti un’uscita digitale ad alta velocità). Per quanto riguarda invece le uscite analogiche, sono disponibili, come già avveniva sulla prima versione, sia quelle sbilanciate sia quelle bilanciate.
Qualora si desiderasse collegare un generatore di clock esterno, si dovrà utilizzare un cavo di tipo BNC, come è consuetudine per tali tipi di dispositivi. Per ciò che concerne invece funzioni e controlli di cui l’utente può servirsi, evidentemente occorre evidenziare soprattutto la possibilità di selezionare il tipo di filtraggio digitale, sia quando si riproducono i CD, sia quando si riproducono i SACD. In base a quanto anticipato nel descrivere le caratteristiche progettuali, l’utente può scegliere tra tre diverse opzioni di filtraggio per i CD e altre tre per i SACD. Interessante è anche la possibilità di invertire la fase del segnale, come evidenziato nelle note di ascolto.

Sul pannello posteriore sono collocate le uscite analogiche stereofoniche sbilanciate e bilanciate, le uscite digitali su connettore ottico e coassiale e l’ingresso, con connettore BNC, per un eventuale generatore di clock esterno.

Sul pannello posteriore sono collocate le uscite analogiche stereofoniche sbilanciate e bilanciate, le uscite digitali su connettore ottico e coassiale e l’ingresso, con connettore BNC, per un eventuale generatore di clock esterno.

L’ascolto

Le impressioni di ascolto hanno ricalcato molto da vicino quelle avute in occasione della prova dell’SA-7S1. Iniziando infatti con la riproduzione di CD attivando il filtro 1, si nota anche con questo modello una notevole consistenza e solidità del suono, sia pure, forse, in misura lievemente minore (ma è molto difficile stabilirlo senza poter effettuare un confronto diretto). Queste caratteristiche della riproduzione sonora derivano probabilmente dal notevole grado di coesione tra fondamentali e armoniche, che fa percepire i vari timbri con la giusta pienezza.

Questa notevole pienezza con talune registrazioni fa apparire leggermente in secondo piano i registri superiori, rendendo così il suono un po’ meno aperto e arioso. Utilizzando questo filtro, inoltre, la definizione del suono riprodotto e la focalizzazione della scena sonora appaiono molto elevate. Passando invece al filtro 2 si guadagna qualcosa in termini di bilanciamento nella parte superiore dello spettro audio, ma si perde in termini di profondità della scena acustica e di rotondità del suono. Infine con il filtro 3 in certi casi si riscontra una maggiore naturalezza in gamma media, ma a scapito di altre caratteristiche della riproduzione.

In definitiva, anche con l’SA-11S2 è il filtro 1 che sembra fornire i risultati nel complesso più convincenti. Si ripropone inoltre l’impressione non positiva che viene generata dall’inserimento del noise shaper, il quale tende a compromettere in parte i pregi della riproduzione sopra evidenziati. Con i SACD il comportamento è eccellente sia quanto a definizione sia quanto a rifinitura armonica e si tende a preferire, come con l’SA-7S1, l’opzione cui corrisponde l’assenza di filtraggio rispetto alle altre due che, peraltro, non producono risultati sensibilmente diversi all’ascolto. Infine una nota relativamente all’inversione della fase del segnale, che viene consentita dall’apparecchio e che risulta avvertibile all’ascolto. Con talune registrazioni, infatti, soprattutto la resa delle voci è risultata influenzata in modo non trascurabile da tale controllo.

Conclusioni

Le modifiche apportate a questa nuova versione dell’SA-11 avvicinano ulteriormente questo modello, quanto a caratteristiche e prestazioni, all’SA-7S1 che si colloca al vertice della gamma Marantz. Il fatto che rispetto a quest’ultimo il prezzo sia quasi la metà, rende evidentemente ancor più interessante questo apparecchio che ha dimostrato di poter essere considerato un validissimo riferimento nell’ambito delle sorgenti di classe medioalta.
Franco Guida

 

Le Misure

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Le prestazioni rilevate in laboratorio sul Marantz SA-11S2 sono consistentemente simili, quando non sovrapponibili, a quelle riscontrate un anno fa sul modello SA-7S1, il che era ampiamente atteso date le peculiarità tecnologiche dei Marantz in tema di filtraggio e conversione. La risposta in modalità CD player è molto lineare sulla banda coperta, che in alto si estende fino a circa 18 kHz proprio per il vincolo imposto dai peculiari filtraggi digitali. Il filtro 1 è il più lineare in gamma alta, il filtro 2 (l’unico temporalmente asimmetrico) attenua ancora leggermente di più le ultime due ottave, mentre il filtro 3, che è quasi un “non filtro” e dovrebbe quindi introdurre un andamento similare al classico sin(x)/x, attenua i 10 kHz di mezzo dB ed i 20 kHz di alcuni dB. La distorsione è molto bassa sia per segnali molto ampi che debolissimi. Lo spettro del doppio non contiene intermodulazione per più dello 0.004%, ed i deboli toni ditherizzati evidenziano due deboli armoniche (terza e quinta) solo grazie all’adozione del nuovo segnale con dither modellato.

L’integrato Marantz PEC777f2 che può eseguire vari tipi di filtraggio digitale quando vengono riprodotti i CD.

L’integrato Marantz PEC777f2 che può eseguire vari tipi di filtraggio digitale quando vengono riprodotti i CD.

Anche in questo caso, nonostante la silenziosità generale del componente, il dato di risoluzione integrale non è andato sopra 15.5 bit per la presenza di una piccola spuria a 44.1 kHz. Le spurie indotte dal segnale a 32 sinuoidi equispaziate sono quasi inesistenti in banda audio, mentre si attenuano lentamente in banda ultrasonica proprio per le scelte progettuali legate allo sviluppo temporale dei FIR; il filtro 1 è da questo punto di vista il più efficace.

In modalità SACD i 3 filtri differiscono appena, almeno nel dominio della frequenza. L’attenuazione a 20 kHz vale 0.4 dB, con un roll off molto blando, tale da mantenere i 52 kHz a -3 dB. La linearità è eccellente ad ogni livello, sebbene il rumore residuale sia relativamente elevato, e di alcuni dB maggiore rispetto al player precedente. L’impedenza di uscita è molto bassa, tale da eliminare qualsivoglia problema di interfacciamento, anche con cavi lunghi e pre ad alta componente capacitiva dell’impedenza d’ingresso.
F. Montanucci

 

 

 

da AUDIOreview n. 293 settembre 2008


Marantz SA-11S2

Lettore CD-SACD

Costruttore: Marantz
Distributore per l’Italia: Marantz Italy srl, Via Manfredi 98, 29100 Piacenza. Tel. 0523 716899 – Fax 0523 716593
Prezzo: Euro 3590,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Risposta in frequenza: 2 Hz-20 kHz (CD), 2 Hz-50 kHz (-3 dB, SACD).
  • Distorsione armonica totale: 0,002% (CD, Filtro 1), 0,0009% (SACD, Filtro 3).
  • Gamma dinamica: 100 dB (CD, Filtro 1), 114 dB (SACD, Filtro 3).
  • Rapporto segnale/rumore: 115 dB (CD, Filtro 1), 112 dB (SACD, Filtro 3).
  • Dimensioni (LxAxP): 440x127x413 mm.
  • Peso: 16,5 kg