Di questa macchina abbiamo già parlato sul primo numero di AUDIOreview, illustrandone tutte le caratteristiche “PRO” che lo distinguono dal B77 dal quale esso è stato ricavato. Questa volta mostreremo alcuni elementi accessori che consentono di estendere ulteriormente le possibilità di impiego di questo apparecchio e segnaleremo alcune versioni che potrebbero risultare interessanti nell’ambito di taluni particolari tipi di impiego.

Nelle foto le diverse opzioni che ora è possibile acquistare per il PR 99. Il carrello reca giù montata la mensola portaoggetti, che deve però essere acquistata come accessorio separato. La “carrying case”, come si vede, è praticamente identica al mobile contenitore per il carrello, ma è dotata di maniglie, coperchio e rinforzi. Nella foto piccola i due telecomandi.

I telecomandi

Per il Revox PR99 è prevista la possibilità di attuare mediante telecomando sia le classiche funzioni della meccanica che la regolazione “continua” della velocità. Nel primo caso viene impiegata una piccola tastiera a 9 pulsanti (articolo n° 34227) mediante la quale non solo è possibile attivare riproduzione, registrazione, scorrimento veloce e stop, ma è anche possibile ottenere delle particolari funzioni non accessibili dalla tastiera principale e cioè la pausa con possibilità di blocco (la tastiera principale consente solamente una pausa momentanea che dura sintantoché viene mantenuto premuto il relativo pulsante), il riavvolgimento momentaneo (cioè un riavvolgimento veloce che perdura sinché il relativo tasto è premuto, con successiva ripresa della riproduzione al rilascio del pulsante) e il funzionamento in unione con un timer.

Per quanto concerne la regolazione della velocità è prevista una seconda unità (n° 34237) impiegabile a distanza, mediante la quale è possibile sganciare il motore del capstan dal sistema di regolazione interno e variarne, mediante un potenziometro, la velocità in un ambito che, dal punto di vista acustico, corrisponde a ± 7 semitoni per la regolazione meno precisa ed a ± 1 semitono per la regolazione fine.

Le diverse versioni

I REVOX, in generale, ed il PR99 in particolare, vengono forniti in numero veramente rilevante di varianti; sono infatti disponibili versioni a 9,5/19 cm/s ed a 19/38 cm/s (su richiesta, se non andiamo errati, dovrebbero essere disponibili anche le versioni 2,38/4,76 cm/s e 4,76/9,5 cm/s); ciascuna di queste versioni è disponibile in 2 tracce stereo ed in mono a traccia piena, come pure in 2 tracce per sola riproduzione. La versione 9,5/10 cm/s, inoltre, è fornita solo con equalizzazione NAB, mentre la 19/38 cm/s è disponibile con equalizzazione NAB o con equalizzazione CCIR. Le versioni “full-track” e “reproduce only” trovano particolare impiego in campo broadcast; la versione priva della sezione di registrazione, in particolare e come è facile intuire, è appositamente studiata per soddisfare le esigenze di questo specifico settore.

Il carrello ed il contenitore

II PR99 è dotato delle misure e degli attacchi che ne consentono l’impiego in rack standard da 19″; anzi, se non vengono acquistati né il carrello, né l’apposito mobile contenitore, tale disposizione, oltre a quel la orizzontale, è praticamente l’unica possibile. La casa, infatti, fornisce questo apparecchio nell’allestimento più semplice possibile, vale a dire con la parte posteriore semplicemente racchiusa dentro una rustica gabbia metallica di protezione, dotata solamente di quattro “gommini” di appoggio, destinati più che altro a salvaguardare le superfici sulle quali il registratore dovesse venir temporaneamente posato.

Per consentire una maggiore praticità di impiego, la Studer fornisce, su opzione, un robusto carrello metallico (n° 34503) dotato di rotelle piroettanti bloccabili sul quale può essere disposto il PR99 dopo essere stato racchiuso nell’apposito mobile contenitore (n° 34504). Per chi desideri disporre di un pianetto di appoggio in corrispondenza del registratore, è disponibile un ulteriore accessorio (n° 34505) che può essere fissato alla struttura del carrello e che consente di realizzare una mensoletta, utile per poggiare bobine, piccoli utensili, strumenti o quanto altro dovesse rendersi necessario durante le operazioni di impiego, taratura, montaggio, ecc.

Per chi ha necessità di impiegare l’apparecchio fuori dello studio, o per chi desideri mantenerlo in una situa zione meno vincolante rispetto a quando esso è fissato al carrello, è disponibile una “carrying case” (n° 34502) che altro non è se non il mobile contenitore già citato a cui sono stati rinforzati gli angoli con elementi di metallo ed applicati maniglie e coperchio. Optando per la carrying case si ha il vantaggio di ottenere un accessorio con doppia possibilità di impiego; questa infatti, rimuovendo le maniglie, può comunque essere montata sul carrello quando necessario.

Attenzione, nell’inserire le viti, a non farle cadere all’interno delle fiancate; la cosa più semplice è di sostenerle mediante l’apposita chiave a brugola. Serrate le viti, i fori vengono richiusi con gli appositi tasselli di plastica.

Prima di inserire le viti per il fissaggio del mobile contenitore alle staffe è necessario individuare la
posizione dei fori, già praticati nello spessore del legno, ma nascosti dal rivestimento di plastica. Ciò
fatto è bene sfondare con una punta il rivestimento per facilitare l’inserimento delle viti.

L’inclinazione del mobile contenitore può essere fissata impiegando le apposite manopole o le spine a brugola fornite a corredo. Prima di fissare il pannello di monitor si deve far fuoriuscire il cavo di collegamento dall’apposito foro sul fondo del mobile. Effettuata questa operazione ed inserito il connettore nell’uscita monitor l’apparecchio è pronto per l’impiego.

Il modulo monitor

Nel mobile contenitore del PR99 è previsto un vano al disopra di quello occupato dal registratore medesimo, nel quale è possibile alloggiare un modulo di riproduzione autoamplificato per il monitoraggio del programma registrato. Il modulo fornisce comunque una riproduzione in mono, ma esiste in due versioni; una per le macchine mono (n° 34506) ed una per quelle stereo (n° 34507). Nel secondo caso, è previsto un commutatore mediante il quale è possibile selezionare la pista che si desidera ascoltare, od anche ottenere un mix delle due; l’ascolto, che avviene tramite un altoparlante ellittico da 6″, è naturalmente regolabile in volume tramite un apposito potenziometro. Il collegamento del modulo alla macchina avviene, in maniera molto semplice, tramite un cavetto dotato di connettore DIN da inserire nell’apposita uscita “MONITOR” sul pannello superiore del PR 99. L’unità di monitor è, naturalmente, a dimensioni rack e può quindi essere montata ed utilizzata anche al di fuori del modulo contenitore.

Il montaggio della consolle

II carrello viene fornito, naturalmente, smontato e, anche se il montaggio è tuttaltro che difficile, vale la pena, mentre lo si effettua, di avere alcune accortezze, non fosse altro che per evitare di dover effettuare due volte le medesime operazioni (tra l’altro, per quanto ci risulta, esso viene fornito senza alcuna istruzione di montaggio). Per prima cosa, quindi, dopo aver liberato dall’imballaggio i diversi elementi che lo costituiscono, bisogna ricordare che, a differenza di quanto può sembrare a prima vista, la struttura portante della consolle ha una sua precisa parte anteriore ed una posteriore che non debbono essere invertite.

Il lato anteriore del carrello si distingue in primo luogo dalle ruote: quelle anteriori sono dotate di un dispositivo di bloccaggio azionabile a piede che, per essere agevolmente utilizzato, deve trovarsi dalla parte anteriore. Le staffe a cui deve essere fissato il mobile contenitore, a loro volta, sono dotate di tre “blocchetti di fermo” su cui si va ad impegnare la punta del gambo filettato della manopola con la quale l’apparecchio viene fissato in una delle possibili posizioni di impiego (orizzontale, 30° e 45°). Naturalmente l’inclinazione deve essere rivolta verso l’utilizzatore e quindi il montaggio della struttura può avvenire in un solo modo. Individuata quindi la parte anteriore della consolle, si può procedere al montaggio della robusta traversa necessaria ad unire le due fiancate e ad irrigidire la struttura; per far ciò è necessario, per prima cosa, rimuovere i tappi a pressione di plastica che chiudono i fori attraverso cui passeranno le viti.

Liberati i fori, le apposite viti con testa a brugola potranno essere fatte passare nei fori utilizzando la chiave esagonale fornita a corredo; in questa fase si dovrà fare molta attenzione a non far cadere le viti all’interno del profilato rettangolare con il quale sono state realizzate le fiancate perché l’impresa del recupero (ne sappiamo qualcosa!) non è delle più semplici. La traversa è stata realizzata con un profilato a “C” ripiegato alle estremità e deve quindi essere montata, per una questione estetica, con la parte aperta rivolta verso il lato posteriore della consolle. Una volta strette opportunamente le viti, i fori posti sulla parte esterna delle fiancate possono essere nuovamente chiusi con gli appositi tappi.

Chiuso nel mobile contenitore, l’apparecchio non perde nulla per quanto riguarda l’accessibilità dei diversi punti di taratura, raggiungibili tramite lo sportello anteriore, e i diversi connettori injout raggiungibili dall’apposito vano posteriore.

Una volta terminato il montaggio della struttura portante si può procedere alla sistemazione del mobile contenitore sulle apposite staffe incernierate alle fiancate: per prima cosa converrà individuare, a tatto, la posizione dei fori passanti, già preparati nellospessore del legno, ma nascosti sotto il rivestimento di plastica. Ciò fatto, per facilitare l’introduzione delle viti, si potrà sfondare il rivestimento di plastica utilizzando, ad esempio, la punta stessa del cacciavite a croce necessario per stringere le viti fornite a corredo.

Come è possibile vedere dalle foto, i fori delle viti sono disposti ai quattro angoli delle finestre aperte sulle fiancate del mobile contenitore (queste, dal canto loro, servono, nella versione “carrying case”, ad accogliere le maniglie per il trasporto), non è quindi difficile individuarli con i polpastrelli. Anche il mobile contenitore non è invertibile, anche se è tuttavia possibile montarlo capovolto, si deve far quindi attenzione a montarlo in modo che lo sportello chiuso con quattro viti, destinato a consentire l’accesso ai punti di taratura, si trovi nella parte inferiore del mobile quando questo viene inclinato verso l’utilizzatore.

Una volta fissato il mobile contenitore si potranno introdurre negli appositi fori filettati, a scelta, le manopole o le spine con testa a brugola fornite insieme al resto; ciò a seconda che si preveda o meno di variare spesso l’inclinazione della consolle. Finito il montaggio del carrello e del mobile si può procedere all’introduzione del registratore che dovrà essere disposto con i punti di taratura dal lato dello sportello di accesso e quindi fissato con le quattro viti fornite a questo scopo.

Assicurato il registratore, si potrà sistemare nel vano residuo il modulo di monitor che dovrà a sua volta essere fermato con altre due viti, dopo aver fatto passare, attraverso l’apposito foro disposto sul fondo del mobile, il cavetto di collegamento destinato all’uscita “monitor” dell’apparecchio. Effettuato questo collegamento l’apparecchio è pronto per l’impiego. A nostro parere, vista anche la mancanza di un coperchio antipolvere per mettere al riparo la macchina è consigliabile realizzare la consolle impiegando comunque la “carrying case”, non fosse altro, appunto, che per poter disporre di un coperchio da utilizzare durante i periodi in cui la macchina non viene utilizzata.

Maurizio Ramaglia

da AUDIOreview n. 13 – gennaio 1983

Le diverse viste del PR 99: in versione “nuda”, all’interno della “carrying case” e montato sul carrello completo dì tutti i suoi elementi. Le quote sono in millimetri.