ESB-2002-DCM-e-2101-subPer rispondere alla richiesta di diffusori con una buona sensibilità, facili caratteristiche di carico e timbrica rispettosa delle esigenze hi-fi, è nata in casa ESB, nota ditta di Aprilia specializzata in sistemi altoparlanti, la serie 2000 Digital Contrai Monitor. Il lieto evento risale a meno di un anno fa e, come spesso succede per i concepimenti in laboratorio, si è trattato di un parto  plurigemellare.

I 2002 DCM sono i più piccoli della serie, ma ciò non li esonera dal rispettare la stessa impostazione dei modelli maggiori; a parte il fatto di essere gli unici a 2 vie. È possibile, comunque, realizzare con essi un sistema a 3 vie, abbinandoli al “2101 sub”, un subwoofer ESB d’ingombro assai contenuto e che risponde agli stessi requisiti della serie DCM.

 

Minimo ingombro

Uno dei problemi che più spesso angosciano gli audiofili è quello della sistemazione in ambiente dei diffusori, i quali presentano non di rado un ingombro notevole.

Da questo punto di vista i sistemi con subwoofer si prospettano, in genere, meno problematici e di più facile collocazione.

Certamente è questo uno dei fattori che più hanno contribuito, fin dall’esordio, al successo di questo tipo di trasduttori. Un secondo importante fattore è rappresentato dall’opportunità da essi offerta di migliorare la resa di impianti preesistenti, utilizzando i diffusori originali come “satelliti”.

In altri termini, è possibile frazionare l’acquisto delle casse iniziando con una coppia di validi minidiffusori, in attesa di disporre dei soldi necessari per dotare l’impianto di una sorgente di basse frequenze specializzata.

Il sistema ESB 2002 DCM + 2101 sub presenta sulla carta tutti i requisiti necessari per soddisfare queste particolari esigenze, più altri impliciti nella definizione “Digital Control Monitor”, che sottintende il fatto che il sistema è stato progettato pensando ad un possibile impiego in studi di registrazione ed in sale di regia.

Il 2002 DCM è un diffusore molto compatto che utilizza un tweeter a cupola morbida da 25 mm ed un woofer da 16 cm con caricamento bassreflex.

Il subwoofer è invece a sospensione pneumatica ed impiega un solo trasduttore da 32 cm di diametro, con doppia bobina.

2002 DCM

Il crossover dei 2002 DCM è dei più semplici e convenzionali.

Il crossover dei 2002 DCM è dei più semplici e convenzionali.

Sul piano estetico il diffusore presenta una doppia veste, del tutto contrastante, secondo che la tela di protezione sia montata o no. Nel primo caso l’aspetto è pulito ed elegante, nel secondo risulta invece molto aggressivo.

In ambedue i casi ciò che colpisce è la qualità della costruzione, eccellente sia nei materiali sia nelle finiture. Il mobile è rivestito in noce naturale ed utilizza legno truciolare da 20 mm ed angolari in MDF (un materiale tipo legno che si presenta più rigido e compatto di molti masselli). Il pannello anteriore è verniciato in Nextel grigio, una pregiata vernice della 3M, che unisce eccellenti doti estetiche ad una notevole resistenza antigraffio.

Gli altoparlanti sono disposti con un leggero disallineamento sulla verticale del’pannello e le casse sinistra e destra sono differenziate in modo da risultare tra loro speculari. Nell’installazione
normalmente si disporranno con i tweeter più esterni rispetto ad i woofer, ma non è una condizione tassativa, in qualche caso può risultare preferibile il contrario; è questo il motivo per cui
sui diffusori mancano indicazioni di riconoscimento dei canali. A proposito dell’installazione, preziose indicazioni per ottimizzare la resa dei diffusori sono riportate, in italiano, nei manuali
a corredo.

Il tweeter è una versione particolare, impiegata esclusivamente per questo modello di diffusore, del componente di base che l’ESB utilizza anche nei suoi sistemi hi-fi di massimo livello. Le personalizzazioni adottate nel caso del 2002 DCM consistono nell’impiego di un’ampia flangia d’alluminio con subflangia in materiale plastico, opportunamente sagomata, che ha il compito di
ottimizzare il carico acustico del tweeter; esso è inoltre protetto da una rete metallica e potenziato dall’impiego di olio ferromagnetico.

Il woofer è un componente piccolo ma abbastanza pregiato. Ha una bobina da 32 mm e gruppo magnetico di dimensioni consistenti. Il cupolino copripolvere è in tela non trattata, per non ostacolare la circolazione dell’aria e facilitare il raffreddamento della bobina. Questa è avvolta su un supporto d’alluminio, che migliora la trasmissione del calore e consente al sistema di sopportare una maggiore potenza.

Il filtro partitore è assai semplice; “audiophile”, come dice il nostro ing. Gatta. Un crossover con pochi componenti consente di mantenere alta la sensibilità e, se in sede di progetto gli altoparlanti sono stati ben ottimizzati per quell’impiego, può assolvere egregiamente la sua funzione. Il taglio del woofer è a 6 dB/ottava mentre quello del tweeter è più ripido, 12 dB/ottava, anche per garantire una certa protezione all’altoparlante della via alta. I pochi componenti del filtro crossover sono incollati direttamente sulla basetta di legno che funge da supporto per la morsettiera d’ingresso.

Quest’ultima merita il massimo degli elogi poiché è realizzata con solidi serrafili da avvitare a mano che accettano anche cavi di grossa sezione e consente l’inserimento di con nettori a bananina. Sulla morsettiera trovano posto anche i fusibili di protezione, che sono individuali per ciascun altoparlante.

La produzione delle casse è sottoposta a controlli di qualità individuali, firmati dai responsabili. Il woofer presenta doppi ingressi, necessari per il pilotaggio della doppia bobina mobile, l componenti del crossover sono incollati direttamente sul panne/lino della morsettiera.

La produzione delle casse è sottoposta a controlli di qualità individuali, firmati dai responsabili. Il woofer presenta doppi ingressi, necessari per il pilotaggio della doppia bobina mobile, l componenti del crossover sono incollati direttamente sul pannellino della morsettiera.

Il subwoofer

IIfiltro crossover del 2101 sub si presenta perfet tamente simmetrico per i due canali. L'uscita per i satelliti è invertita di fase per ottenere un buon accoppiamento acustico con il subwoofer.

IIfiltro crossover del 2101 sub si presenta perfettamente simmetrico per i due  canali. L’uscita per i satelliti è invertita di fase per ottenere un buon accoppiamento acustico con il subwoofer.

L’impiego di un trasduttore singolo, dotato di due bobine elettricamente indipendenti e meccanicamente unite ad uno stesso cono, ha consentito di compattare il subwoofer in un unico mobile d’ingombro relativamente modesto, ottenendo ovvi vantaggi sia ai fini dell’inserimento in ambiente sia del contenimento dei costi di produzione. Il sistema non richiede l’uso di un crossover elettronico esterno né obbliga all’impiego di amplificatori indipendenti per il sub ed i satelliti. Il 2101 sub include già i filtri per la necessaria partizione delle frequenze, con taglio fisso a 160 Hz. La qualità costruttiva è perfetta mente in linea con i 2002 DCM, ossia di livello molto elevato; anche l’estetica è del tutto complementare, in previsione di un loro abbinamento.

Il trasduttore ha il cestello in lamiera ed è nobilitato da una flangia pressofusa in alluminio. Le bobine, che hanno un diametro di 50 mm, sono avvolte concentricamente una all’interno ed una
all’esterno del supporto, per facilitare lo smaltimento del calore ed assicurare la massima tenuta in potenza. Come assorbente acustico viene utilizzata della lana di vetro, in quantità sufficiente a riempire completamente il volume interno. Il filtro crossover, perfettamente simmetrico per i due canali, è realizzato con componenti passivi che operano un taglio passa-basso da 12 dB/ottava ed un passa-alto da 6 dB/ottava. La presenza di una resistenza di circa 18 ohm, in parallelo a ciascuna uscita delle vie superiori consente di rendere più costante il carico visto dal filtro (e dall’amplificatore), ossia meno sensibile alle variazioni d’impedenza del satellite.

Tutti i componenti si presentano ben dimensionati in considerazione delle elevate potenze di pilotaggio previste per il sistema; molti valori, per esempio, sono ottenuti accoppiando due componenti in modo da accrescere la loro tenuta. La morsettiera d’ingresso è posta sul fondo del subwoofer; il quale poggia su uno zoccolo che, per consentire il passaggio dei cavi, presenta un’apertura. Sul fondo sono posti anche i fusibili di protezione previsti non solo per il sub, ma anche per la via superiore.

La morsettiera del sub utilizza, come quella dei 2002 DCM, ottimi morsetti serrafilo. Su di essa trovano posto anche i portafusibili per la protezio ne sia del sub sia della via alta.

La morsettiera del sub utilizza, come quella dei 2002 DCM, ottimi morsetti serrafilo. Su di essa trovano posto anche i portafusibili per la protezione sia del sub sia della via alta.

 

L'emissione posteriore del tweeter è smorzata da un cuscinetto di micro-lana di vetro. La bobina è raffreddata da olio magnetico.

L’emissione posteriore del tweeter è smorzata da un cuscinetto di micro-lana di vetro. La bobina è raffreddata da olio magnetico.

Le prestazioni

Tutte le misure sono state effettuate utilizzando i 2002 DCM in ambedue le condizioni, con e senza subwoofer, come se si trattasse di sistemi del tutto diversi da mettere a confronto. I valori di sensibilità sono molto alti, tanto più in considerazione delle ridotte dimensioni del sistema.

L’impiego del subwoofer comporta un leggero decremento, più accentuato nella misura in ambiente a causa della particolare disposizione (essendo lontano dalle pareti laterali non ha usufruito del loro rinforzo, diversamente dalle altre casse). La risposta in ambiente presenta un avvallamento in gamma medio-basssa che, nell’uso con il sub, tende a riempirsi. Buona la dispersione del tweeter. La risposta del campo diretto, rilevata in camera anecoica, è abbastanza regolare e conferma una certa attenuazione delle ottave intorno ai 1000 Hz; l’abbinamento con il subwoofer ottiene un certo riallineamento della risposta e soprattutto, com’è ovvio, una maggiore estensione alle basse frequenze. Le distorsioni di 2a e di 3a armonica, già sufficientemente contenute nella misura dei 2002 DCM, scendono ulteriormente nel sistema combinato. La distorsione per differenza di frequenze è contenutissima in ogni condizione (sempre inferiore allo 0,5%). La risposta dei singoli componenti in ambiente mostra un incrocio piuttosto aperto tra woofer e tweeter ed un’ampia zona di sovrapposizione tra woofer e sub. La frequenza d’incrocio acustica risulta di circa 1400 Hz. Il modulo dell’impedenza dei 2002 DCM presenta un minimo di 5,2 ohm (poco dopo i 200 Hz) e rotazioni di fase contenute entro circa + 50 gradi: non si tratta di un carico facilissimo come ci si poteva aspettare bensi di media levatura; per il loro pilotaggio conviene scegliere amplificatori con buone capacità di erogazione. L’abbinamento al 2101 sub migliora anche la regolarità del modulo e della fase, facilitando il compito dell’amplificatore, purché questo non risenta del minimo d’impedenza sugli alti (5 ohm circa).

I grafici di MIL evidenziano al colpo d’occhio i favorevoli effetti del subwoofer sulla tenuta in potenza della gamma bassa, ma solo in quella più profonda. La coda della Time Energy si estingue assai rapidamente, pur mostrando numerosi picchi secondari di livello molto ridotto.

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L’ascolto

L’ascolto spiega meglio di tanti discorsi il perché della sigla Digital Control Monitor. La 2002 DCM rivela infatti ben presto la sua impostazione da cassa “monitor”; caratteristica che non viene meno neppure nel funzionamento con il subwoofer; anche se quest’ultimo non si limita solo ad aumentare l’estensione della risposta in gamma bassa ma ha effetti sensibili sulla timbrica del sistema e sulla sua resa dinamica. Effetti positivi, beninteso; in particolare un aumento di corpo e di calore delle voci, ma soprattutto riescono ad amalgamare meglio l’emissione del tweeter con quella del woofer. Da sole le 2002 DCM offrono comunque una gamma bassa assai consistente in relazione alle loro dimensioni.

Pur non scendendo molto in profondità riescono a dare un buon effetto di potenza con la musica disco e rock (Donna Summer “Hot stuff”) ma non altrettanto sui colpi di timpano orchestrali. Un pregio sicuro è che tutti gli strumenti sono riprodotti ben distinti, senza veli. Le voci non si può dire che manchino di corpo né che siano velate, tutt’altro, solo che restano un po’ indietro e mancano di quella presenza che invece fa schizzare fuori dalla cassa altri strumenti come la batteria o i violini. In ogni caso il suono è aperto e vivace, da cassa ad alta efficienza, e non troppo aggressivo. La tenuta a forte livello è notevole; il sistema digerisce i 70 watt del NAD 2155 con la massima disinvoltura e ne gradirebbe ancora. Per ulteriori note d’ascolto rimandiamo il lettore all’apposita rubrica (pag. 74). In ultima analisi, ci si può ritenere soddisfatti della resa di questo piccolo diffusore monitor, ma ancor più del sistema completo. Il prezzo al pubblico è giustificato non solo dalle prestazioni offerte ma anche dalla qualità della realizzazione.

Mauro Neri

 

A corredo dei diffusori ci sono 2 lussuosi opuscoli, uno per la "supergaranzia" ESB ed uno con le istruzioni per l'uso, con parecchie utili indicazioni di carattere generale.

A corredo dei diffusori ci sono 2 lussuosi opuscoli, uno per la “supergaranzia” ESB ed uno con le istruzioni per l’uso, con parecchie utili indicazioni di carattere generale.

 

 

Costruttore: ESB SpA – Via della Meccanica, 14 – 04011 Aprilia (LT) Tei. (06) 9207451.
Distributore per l’Italia: ESB Spa
Prezzo: 2002 DCM L. 700.000 la coppia; 2101 sub L. 450.000

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
2002 DCM

  • Potenza max ampli: 100+100 W RMS
  • Tipo di sistema: bass reflex.
  • Altoparlanti: woofer W2165, dia. 160 mm; tweeter D225, cupola morbida dia. 25 mm.
  • Impedenza nominale: 8 ohm.
  • Sensibilità: 89 dB (2,83 V/l m).
  • Frequenza d’incrocio: 2000 Hz.
  • Risposta in frequenza: 50-22.000Hz.
  • Protezioni: fusibili per woofer (2,5 A) e tweeter (l,0A).
  • Dimensioni: 230 x 350 x 180mm (L x A x P).

2101 SUB

  • Potenza max ampli: 250 + 250 W RMS.
  • Tipo di sistema: sospensione pneumatica.
  • Altoparlanti: woofer S2320, a doppia bobina, dia. 320 mm
  • Impedenza nominale: 6 ohm.
  • Sensibilità: 90 dB (2,83 V/l m).
  • Frequenza d’incrocio: 160 Hz.
  • Risposta in frequenza: 25-160 Hz.
  • Protezioni: fusibili per woofer (2,5 A) e uscita (3,15 A).
  • Dimensioni: 420 x 420 x 420.

 

AUDIOreview n. 37 – marzo 1985