L’High End cambia città e prospettive.

Nel nuovo editoriale di AudioReview n. 476, Marco Cicogna ci accompagna in un viaggio tra le sale del celebre salone di Monaco, che presto si sposterà nella musicale Vienna. Tra riflessioni sul futuro dell’evento e sull’esperienza d’ascolto, emerge una lucida analisi del ruolo sempre più commerciale delle fiere internazionali e della necessità di riscoprire la centralità del punto vendita specializzato, dove l’ascolto della musica può davvero diventare esperienza.

Addio Monaco (Ade Bayern)!

L’High End, organizzato dal prestigioso e sempre efficientissimo consorzio teutonico High End Society, si conferma ancora una volta l’evento più importante del nostro settore. Dopo tanti anni a Monaco (ma noi ricordiamo bene quando si svolgeva nella foresta vicino a Francoforte), il trasferimento a Vienna segna un cambio di nazione e uno spostamento del baricentro geografico verso est.

Per la prossima edizione, prevista dal 28 al 31 maggio 2026, la nostra mostra preferita si svolgerà dunque a Vienna, ospitata nella moderna area congressuale dell’Austria Center Vienna, sulle rive del Danubio, accanto alla sede locale dell’ONU. Un buon auspicio, considerata la vocazione musicale della capitale austriaca: ci sarà la possibilità di ascoltare dal vivo il suono mitico della sala del Musikverein, uno scrigno prezioso che dona alla musica una cornice acustica di grande trasparenza e concretezza.

Ma prima di pensare a Vienna, desidero condividere alcune impressioni raccolte durante l’ultima edizione dell’High End a Monaco. Sotto lo stesso tetto abbiamo potuto vivere, insieme a tanti appassionati, l’emozione di entrare in contatto con impianti di altissimo profilo. Alcuni decisamente allo stato dell’arte per impegno costruttivo e costo, includevano delle chicche formidabili che difficilmente avremmo potuto ascoltare altrove. La sala che ospitava i vertici di gamma di dCS, D’Agostino e Wilson Audio, ad esempio, aveva la potenzialità di riprodurre a livello reale pagine impegnative come la “Sagra della Primavera”. Acapella esponeva il suo top di gamma: un sistema di altoparlanti dall’esuberante prezzo di nove milioni di euro!

Aziende del calibro di CH Precision, Marten, Kharma, Estelon, YG e tante altre – tra cui la nostrana Albedo – hanno schierato le proprie navi da battaglia: “pezzi da novanta” che ogni audiofilo sogna di poter ascoltare al meglio. Sotto questo aspetto, il risultato è stato però ancora una volta discontinuo, in alcuni casi persino deludente. Molti colleghi della stampa concordano nel notare come questo evento globale sia sempre più indirizzato agli operatori professionali e commerciali. Non a caso, da diversi anni, due delle quattro giornate sono riservate proprio a loro, insieme alla stampa. Potrà sembrare cinico affermarlo, ma è evidente che lì si fa business, non intrattenimento audio, e men che meno divulgazione musicale.

D’altra parte, non è facile offrire, in un contesto fieristico, un ascolto corretto e coinvolgente, soprattutto quando in gioco ci sono i prodotti più importanti, che richiederebbero ben altre attenzioni.

Personalmente, ritengo che il pubblico vada avvicinato e guidato all’ascolto nei punti vendita, più precisamente in quelli che meritano davvero la definizione di centro specializzato audio. È lì che emerge la figura del vero specialista: colui che sa condividere con il pubblico anche i componenti di più alta qualità – quelli destinati, per loro natura, a un pubblico molto esigente – e che è in grado di proporre un’esperienza esclusiva a chi sa apprezzarla perché vive, viaggia e si nutre di prodotti e servizi di qualità.

Per quanto mi riguarda, sono stato invitato da un paio di operatori a gestire un mio programma musicale e a provare abbinamenti inediti, che da noi sarebbero difficilmente realizzabili a causa delle differenti politiche di distribuzione. L’apprezzamento di molti – operatori e visitatori – ha confermato ancora una volta come la presentazione di buona musica generi un riscontro positivo non solo per il piacere dell’ascolto condiviso, ma anche e soprattutto per valorizzare le prestazioni della catena audio.

Torneremo su questo argomento nelle prossime pubblicazioni, raccontando in dettaglio alcuni importanti prodotti – elettroniche e sistemi di altoparlanti – sperimentati sul campo in tre intense giornate di dimostrazioni al calor bianco.

Spero di incontrarvi numerosi, non solo a Vienna ma anche in Italia.
Restate sintonizzati!

Marco Cicogna


🎧 Editoriale

  • Addio Monaco (Ade Bayern)!Marco Cicogna

💬 Posta dei lettori

  • Francesco Marrocchini, Fabrizio Montanucci

📰 Reportage | Speciale High End 2025

  • Aspettando Vienna – Rocco Patriarca

  • L’abito senza più Monaco – Andrea Allegri

  • La mia prima volta… – Marco Meta

  • Vi racconto chi non c’era? – Mario Richard

🔧 Tecnica

  • Gira, gira, disco… (prima parte) – Francesco Romani

🧪 Prove e test

  • Audirvāna – Software music player – Andrea Allegri

  • Eversolo DMP-A10 – Streamer, DAP, DAC, pre R-2R – A. Allegri, F. Montanucci

  • Meze Audio Poet – Cuffia isoplanare ibrida – Mario Richard, Leonardo Bianchini

  • Denon DP-3000NE – Giradischi a trazione diretta – Pietro Di Tomasso

  • Microsound CDA1 – DAC – Andrea Allegri, Fabrizio Montanucci

  • Esoteric S-05 – Finale stereo – F. Montanucci, M. Cicogna

  • QUAD Revela 1 + Revela Stands – Diffusori da stand – L. Ceccarelli, M. Cicogna, F. Montanucci

  • DALI Oberon 7 – Diffusori da pavimento – F. Marrocchini, F. Montanucci

📽️ Digital Video HT

  • Yaber K3 – Videoproiettore LED Full HD – Mario Mollo

🔨 Audio Costruzione

  • Uso creativo dei DSP (parte 2) – Francesco Sorino

🎶 AudioClub | Rari, curiosi, iconici

  • Leben CS300XS – Integrato valvolare – Andrea Della Sala

  • Boenicke Audio W5 – Diffusori da stand – Andrea Della Sala

  • L’etichetta INCUS – L’angolo del collezionista – Andrea Bin

💿 Audiophile Alerts

  • Da Rachmaninov a Tchaikovsky, dallo streaming al SACDMarco Cicogna


🎼 Musica

Le canzoni raccontate

  • Fleetwood Mac – Go Your Own Way / DreamsFederico Guglielmi

Editoriale musica

  • Tutti a PompeiFederico Guglielmi

Recensioni classica

  • Disco del mese: Niccolò PaganiniCarlo Maria Cella

Recensioni jazz

  • Disco del mese: Adam O’FarrillAldo Gianolio

Musica in vinile

  • PentangleEddy Cilìa

Recensioni rock-pop

  • Disco del mese: Eugenio FinardiFederico Guglielmi

  • ChicagoRiccardo Bertoncelli